LA LEGGENDA DELLA DAMA ROSSA
“La leggenda nasce nella Lendinara cinquecentesca, la città era appena stata completamente conquistata dai veneziani che, dopo aver spodestato gli estensi, avevano anche vietato i matrimoni misti tra le casate estensi e veneziane.
Il mito narra di un amore infelice tra due giovani, lei veneziana e lui estense che progettarono di fuggire assieme per costruirsi una vita. I due sfortunati amanti si erano dati appuntamento, secondo la leggenda, nei giardini di Palazzo Pretorio. Tuttavia il fratello di lei venne a sapere dell’incontro e presentandosi tempestivamente rinchiuse la sorella nella prigione più alta della torre, da dove nessuno avrebbe potuto sentirla; poi ingaggiò un furioso scontro con l’amato della sorella che tuttavia lo vide sconfitto e ucciso. Il giovane estense venne, a causa dell’omicidio del veneziano catturato e condannato a morte. Sentenza che venne eseguita nello stesso giardino del palazzo, cosi che la povera ragazza, ancora rinchiusa nella torre dovette vedere: prima la morte del fratello e poi quella dell’amato. Straziata dal dolore e non venendo soccorsa ella trovò la sua fine in quella cella buia e fredda. Da allora si odono lamenti e c’è chi giura di aver visto una donna alla finestra più alta della torre piangere e supplicare aiuto. (Tuttavia dopo il secondo dopo guerra la torre subì dei restauri e a seguito di questi tutte le porte di tutte le celle furono lasciate aperte, forse fu proprio a causa di ciò che uno degli operai giurò di aver visto lo spirito di due giovani volare via con il sorriso.)”
Organizzatore: Pro loco LendinaraProgramma evento
L’evento si svolgerà all’aperto nel giardino di Palazzo Pretorio la compagnia teatrale “I Sognatori” interpreterà la leggenda di due giovani e del loro sfortunato amore, della loro dipartita e del loro amore ritrovato in un volo sereno verso l’eternità, il tutto con vestiti dell’epoca e armi dell’epoca.
Il Palazzo Pretorio è uno dei più antichi edifici estensi nel Polesine, esso infatti risale alla fine del Trecento. Nacque come castello, sede civile e militare dell’autorità estense, in un primo tempo, ed in seguito veneziana. È costituito dalla torre Maistra, alta 25 metri, e da un edificio più basso dotato di merli e di un grande portale. Venne utilizzato in tempi più recenti come carcere, tanto da essere spesso chiamato dai cittadini col termine “’e presón”. All’interno, in quella che probabilmente era la cappella del palazzo, si trova un affresco raffigurante la Madonna in trono col Bambino (1509) attribuito probabilmente a Boccaccio Boccaccino.
Apertura giardino ore 17:00
Inizio rappresentazione ore 17:30 (durata 1 ora circa)
Quota di partecipazione
Per info e prenotazioni: 338 6998495
Tipologia di evento
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Rappresentazione teatrale